Vergine consacrata

Dall'amore umano all'amore divino.
Dall'amore "diviso" (1 Cor 7,32 sg.) all'amore "indiviso", intatto e totale: Teresa ha superato l'esame dell'amore umano ed è ora pronta alla vita verginale, all'amore verginale consacrato, per tutta la vita.

La sua consacrazione verginale avviene per un intervento misterioso e in modo straordinario.

Il 15 ottobre 1963 alle ore 13.30, Teresa è sola in casa. Picchiano alla porta.
Ella vede un Frate venuto a portarle la S. Comunione. Sembra certo che si tratti di P. Pio da Pietrelcina, da Teresa accolto più volte in bilocazione.

Dopo la S. Comunione, il Frate e Teresa pregano insieme. Poi il Frate le chiede:"Figliola vuoi donare la tua verginità a Maria SS.?..". Teresa risponde di sì. Il frate le fa prendere il quaderno per scrivere ciò che lui le detta:"O Gesù amabilissimo, ecco la vostra serva arrivata al colmo della sua felicità.

Adesso non ho più che desiderare, dopo che Voi, Re del Cielo e della terra, cotanto vi abbassate ad eleggermi vostra sposa diletta. Quindi con tutto il cuore penetrato da sincera gratitudine, con la vostra volontà ferma e decisa, con l'intelletto persuasissimo, faccio voto di consacrare al mio dolcissimo Signore Gesù la mia purità verginale eleggendo Voi solo a castissimo sposo dell'anima mia e privandomi quindi della libertà di poter entrare in matrimonio con uomo alcuno. Voi, dunque, Gesù mio amatissimo, d'ora in poi sarete il padrone dell'anima mia, del mio corpo, dei miei affetti e di tutta me stessa. D'ora in poi non mi considererò mia ma tutta vostra, tutta, interamente risoluta di perdere la vita piuttosto che esservi fedele. Oh, Dominus meus et Deus meus, datemi la santa perseveranza e poi sono contenta. Gesù, Gesù, Gesù io vi amo; ma perché vi amo troppo poco, desidero di amarvi assai, Deh fate, bene mio, che io muoia al mondo ed a me stessa per vivere solo per Voi. O Maria, delizia delle vergini, a Voi raccomando la mia purità verginale, custoditela e preservatela da ogni macchia! Santa Gemma, Santa Teresa, Santa Maria Goretti, dolci sorelline mie, aiutatemi voi ad essere fedele al mio Dio ed a mantenere il mio voto e datemi un poco del vostro amore per Gesù".

Una settimana dopo, lo stesso santo Frate le dette un'altra sublime preghiera che è un programma di vita perfetta e luminosa per una creatura consacrata, tutta a Dio. Teresa scrive sotto dettatura:
"Gesù, prima di vederti lassù, nei cieli, divino Sposo dell'anima mia, nella gioia della visione etema, voglio passare la vita quaggiù quale piccola Ostia dell'Ostia dell'amore.

Come Ostia del Tabernacolo, voglio essere tutta bianca, voglio che il mio cuore rimanga sull'altare tra il cielo e la terra con Te, Gesù, unita e immolata per la tua gloria.

Come Ostia del Santo Sacrificio, voglio essere nelle mani dei miei Superiori come Tu sei per amor mio e per mio ammaestramento in quelle del Sacerdote, che io mi lasci, a tua imitazione, abbassare e innalzare, spezzare, consumare nei sacrifici di una vera abnegazione.

Che io sia disposta a ricevere, come l'Ostia del Sacrificio, croce sopra croci.
O Gesù, io voglio andare a tutti sotto forma di Ostia, cioè, del sacrificio ispirato dal tuo Amore. Amen".

Soprattutto da questa stupenda preghiera comprendiamo come Teresa ci tenesse alla S. Comunione, come non ne potesse fare a meno, quanto le dovesse costare l'opposizione del padre a far venire il Sacerdote a portarle Gesù Ostia.

Un giomo Teresa si fa coraggio: chiama il papà e gli dice con franchezza: "E' inutile che tu metta le spie (per vedere se io faccio la S. Comunione) perché io la Comunione voglio farla!...", e così dicendo manda subito una persona a chiamare il Parroco perché le porti la Comunione. Poco dopo arriva il Sacerdote e dona a Teresa Gesù Ostia che la rende felice, gioiosa.

Ma la reazione del padre è talmente infemale, che bestemmia l'lmmacolata.
A sentire, Teresa ha un tuffo al cuore, e dice al padre: "Me ne andrò di casal...".
E il papà di rimando: "Mi faresti un gran regalo! E’ proprio questo che aspettavo!...".