Inizia i primi passi con Maria

Teresa nacque a Caiazzo il 7 giugno 1943 da Salvatore e Rosina Zullo, due modesti contadini e di povera condizione. Lei fu quart’ultima di otto figli: due erano morti piccolini. Vispa e biricchina, era verso i cinque anni, e un giorno, vista venir giù una fitta grandinata, scappò fuori a raccoglierne i chicchi. Acciuffata dal padre, che era terribilmente manesco, con un ceffone dovette rientrare in casa. Poco dopo le si presentò una «bella signora» che prese a carezzarla. Teresa, senza badare chi fosse, si lamentò che il papà l’aveva picchiata. L’altra rispose: “Vedi, figlia mia, ha fatto bene”. Fu il primo visibile incontro della Madonna con Teresa. Più tardi, trovandosi col prof. Lodovico Pontoni, ordinario di semeiotica alla Università di Napoli e ritenuto uomo di profonda vita spirituale, Teresa, entrata con lui in confidenza, gli raccontava con tutta semplicita: “Posso dire che, dall’età di sei anni, sono stata circondata da particolare predilezione dalla Mamma celeste. Essa era con me quando rassettavo e anche quando giocavo mi sentivo chiamare per trattenermi con lei. Quando ero malata me la sentivo sempre vicina e per me era un conforto e una protezione. L’unica cosa che mi ripeteva sempre era: «Offri la tua sofferenza per i peccatori»” (pp. 13 ss).

Si noti come siffatti incontri non rechino alla ragazzina nessuna sorpresa o stupore, tanto li crede cosa ovvia e naturale. Così pure in seguito, anche con fatti più sconvolgenti. Citiamo ora un passo che comincia a caratterizzare la vita di questa mistica del nostro tempo.

La mattina del 30 marzo (1948), recatasi in Chiesa per la messa, vide accanto al prete «Gesù sanguinante e coronato di spine». Alla fine della messa, Gesù la chiama e le dice: «Teresa, vuoi tu offrirti, con i tuoi piccoli sacrifici, ad aiutarmi a portare la croce per i peccatori?» Teresa gli risponde: «Lo voglio. Fa’ di me cio che vuoi». Gesù allora l’esorta ad offrire i suoi piccoli sacrifici e a recitare il rosario anche per le molte persone che non lo recitano col pretesto che non hanno tempo. Le esprime poi il desiderio che impari a scrivere onde registrare tutto ciò che Egli desidera dire ai suoi figli prediletti. Le esprime inoltre il desiderio di iniziare un’Opera per vecchietti (sacerdoti) abbandonati, senza preferenze per nessuno” (p. 23). Sono domande che Gesù e la sua SS.ma Madre continuamente le rivolgeranno: è l’inizio di un allenamento sulla via del sacrificio, lungo il quale la piccola caiatina sarà invitata a inoltrarsi. Essa ha risposto con un si pronto e generoso, senza prevedere e rendersi conto di aver firmato un assegno in bianco, sul quale il Signore scriverà una cifra pesantissima, umanamente paurosa, che si dovrà pagare fino all’ultimo spicciolo.

Volendo prospettare in sintesi tutta la vita di Teresa Musco, diremo che essa si svolse sul binario di una serie interminabile di domande, da parte specialmente di Gesù, e di risposte. “Teresa, mi ami?”. “Sì, ti amo”. Ottenuta questa risposta: “Soffrirai tanto nella tua famiglia... Sarai incompresa e maltrattata... Non temere, la mia dolce Mamma ti condurrà per mano fino a quando sarai grande e agirai da sola. Lascerai la tua famiglia per fare la mia volonta. Soffrirai tanto, ma io ti sarò vicino” (p. 29).

Andando avanti si profila il triplice scopo di questa vocazione alla sofferenza: aiutare Gesù a portare la croce; pregare, soffrire e offrire molto per i peccatori, per ripararne le colpe e allontanare da essi la giustizia divina; pregare e soffrire molto per i sacerdoti, contro i quali Satana preparava la più terribile delle sue offensive.

Con questi preavvisi celesti su Teresa incombe ormai il destino d’una vittima presignata. Le prime stazioni del suo Calvario le incontra nella casa natale: c’è lì una famiglia numerosa da mantenere, c’è una scarsezza di mezzi d’ogni genere e che in certi giorni raggiunge le torture della fame; c’è un capofamiglia che, parte per l’angosciosa situazione domestica, parte per il suo temperamento violento e facilmente impulsivo e irascibile, è un bestemmiatore da far tremare; mentre prodiga tenerezze per il più piccolo dei figli, costringe gli altri a vivere in un clima di nervosismo e di paura, facendo della sua una casa abitualmente senza pace, spesso un inferno.

Ma chi più di tutti, specie dai cinque anni in su, è soggetta alle scariche delle sue collere, esplodenti per ogni nonnulla, e da brutale aguzzino, e la povera Teresa, la più sensibile e fisicamente la più delicata delle sue creature. A lei il compito di nettare la stalla, di andare fuori città a raccogliere l’erba per le bestie, di badare al fratellino che è un frugolo da far impazzire, di badare a tener in ordine la casa mentre gli altri vanno a lavorare sui campi, di preparare la cena. Se a sei anni la povera figlia chiede al padre di andare a scuola, la risposta è un no sottolineato con ceffoni da stordire. Se a sette chiede di far la prima comunione, di cui il Signore le mette nell’animo inviti e desideri struggenti, la risposta è ancora un no accompagnato con botte che su quelle tenere carni lasciano il segno.

Da piccolina, frequentando con le “beniamine” della sua parrocchia di S. Pietro, il catechismo, si distinse tra tutte per profitto. Altre lezioni le ricevette dalla sorella più grande, ora suor Dorina. Sentendosi via via più accesa dal desiderio di ricevere la comunione, sempre vietatale dal padre, una mattina che il Signore insisteva nell’invitarla, fece improvvisamente da sé. Era nel gennaio 1950, e trovandosi in campagna a far dell’erba, vide che c’era lì vicino una chiesetta. Entrata, trovo che un sacerdote celebrava una messa di nozze mentre un altro era nel confessionale, Teresa prima si confessò, poi, con gli altri andò a ricevere, disinvolta e sicura, la sua “prima” comunione, vivendo momenti di paradiso.

 


TERESA MUSCO

(1943-1976)


teresamusco.it è il sito ufficiale su Teresa Musco
 

 

 

PRESENTAZIONE

Introduzione

 

PROFILO BIOGRAFICO
Visse la Passione di Cristo con Maria
di P. Domenico Mondrone
(da «I Santi ci sono ancora»)

Visse la Passione di Cristo con Maria
Inizia i primi passi con Maria
Tu un giorno sarai come me
Colui che più feriva il suo cuore
Anche in mezzo a una strada c’e Dio
Verso il "Consummatum est"

 

MESSAGGIO
Messaggio alla Chiesa
di P. Antonio Gallo OMC
da "T. Musco (studio biografico)"
cap IV pagg 51-60

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VOCAZIONE

Anima Sacerdotale
La Fonte della Santificazione Sacerdotale