Presentazione del volumetto

di P. Stefano e M. Manelli

E cosa difficile delineare in una biografia gli avvenimenti della vita di una persona eccezionale, di un santo o di un personaggio rilevante nella storia dell’umanità. In genere questi personaggi hanno lasciato una impronta, un solco che ha indicato agli nomini la strada da percorrere per rendere la vita meno dura e meno disagevole. Tra questi personaggi spiccano alcuni le cui indicazioni sono state la fortuna dei popoli e hanno nutrito le speranze per il raggiungimento delle mete agognate dalla natura.

Basta ricordare D. Bosco che ha colto il segno dei tempi e ha indicato ai giovani le strade da percorrere sia per il raggiungimento di una professione di utilità comune alla società sia il fine cristiano di una meta soprannaturale per la quale merita fare qualunque sacrificio.

Delineare la figura di Teresa Musco è ugualmente difficile perché in Teresa Musco agli aspetti umani delle doti di natura si uniscono aspetti misteriosi e straordinari di tale importanza e rilevanza da rendere perplessi anche le anime più ricche di spiritualità e più provvedete di doni straordinari.

Cogliere gli aspetti umani sopra una culla che dondola nella povertà di una casetta che somiglia alla grotta di Betlemme, cogliere i presagi di sofferenze misteriose che certo dovettero torturare l’intima anima umana del Cristo nella sua vita a Nazaret, vedere nel fisico e nello spirito di Teresa il ripetersi delle sofferenze della Passione del Cristo non è cosa solo da scrittore di avvenimenti della storia, che si documenta, ma opera di intuizioni mistiche non documentabili se non da prove di massima completezza. Da ammirare quindi l’autore di queste pagine: Egli tenta di darci con freschezza e immediatezza quegli aspetti umani della vita di Teresa imbevuti di straordinario a volte sconvolgente e scandalizzante le anime sprovvedute.

Come in Padre Pio la vita straordinaria si alterna ad aspetti di natura che nascondono i doni di Dio così in Teresa Musco i doni carismatici sono tali da fare annullare quella natura che si satura di martirio nella ripetizione degli aspetti dolorifici e salvifici della vita del Cristo. Rivive la Passione con le sue sofferenze nella casa di via Battistessa, assistita da persone improvvisatesi anch’esse misteriosamente come consolatrici nella preghiera, come le pie donne e S. Giovanni ai piedi della croce, invoca la Madre come certo Gesù in croce invocava la Mamma sua.

Termina la vita a 33 anni come Gesù Le aveva predetto.
Lo straordinario nella vita di Teresa è così grande che certo occorreranno anni e penne illuminate per chiarirne i valori e i significati. Per noi resta valido il messaggio di Teresa alle anime, messaggio di salvezza attraverso la Croce proposto a tutti gli uomini che dalla croce fuggono invano perché dalle sofferenze sono ineluttabilmente inseguiti, nelle ultime parole dette prima di morire: “Beati noi se sappiamo soffrire e offrire tutto al Signore. Niente va perduto. Il Signore non si tiene niente, e saprà ben ricompensarci delle nostre sofferenze”.


Piccola storia


di una vittima


Teresa Musco

 

 

di
P. Stefano
M. Manelli

Editrice ‘Terzo Millennio’
S. Maria C.V. (CE)

II ed. 1997
pgg 96 € 5,00



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